insieme a Gianni Rodari

Inserita a Marzo 4, 2017

Ettore Goffi incontrò la scrittura di Gianni Rodari anni fa per raccontarla ai suoi figli piccoli e… con grandissima gioia considerando la qualità della sua penna magnifica! Incontrò Gianni Rodari stesso che si raccontava per risvegliare l’intimo incanto di ogni uomo…

Ecco un Suo fantastico testo sull’esperienza concreta di un pittore – ma, per estensione, di molti artisti onesti e sinceri con la loro ricerca creativa. Sono versi scoperti anni fa, pochi minuti prima dell’inaugurazione di una personale di Ettore Goffi a Brescia. Moglie e figli erano apparsi inaspettatamente, all’improvviso, facendogli una sorpresa con la recitazione, davanti al pubblico intervenuto, della poesia che segue:

Una volta c’era un pittore povero in canna, non aveva nemmeno un colore e per fare i pennelli si era strappati i capelli.

Andò dal padrone del blu e gli disse:

“Per favore dammi tu un po’ di colore per dipingere un cielo. Ma mica tanto, un soffio, un velo”. “Vattene, vattene fannullone, pezzo di accattone se non vuoi che ti lisci il groppone col bastone!”

Andò dal padrone del giallo e gli disse così:

“Prestami qualche avanzo di colore, abbastanza per fare un girasole”. Ma quello lo aggredì con un torrente di male parole.” “Pezzente delinquente la finisci di seccare la gente!”

Andò dal padrone del verde, andò dal padrone del bruno, ma non gli dava retta nessuno.

Infine pensò: “Il rosso ce l’ho!” Detto fatto un dito si tagliò.

E il rosso gocciò sulla tela: era una lagrima appena, una perla di sangue, ma tinse in un istante la tela intera. Rossa come un falò di primavera, rossa come una bandiera, come un milione di rose.

E il povero pittore adesso che aveva un colore si sentì più ricco di un imperatore!

 

Gianni Rodari (Omegna, 1920 – Roma, 1980), scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano, specializzato in testi per bambini e ragazzi e tradotto in moltissime lingue.

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